La Fondazione Friuli ha pubblicato anche quest’anno il “bando Welfare”, con il quale intende incentivare interventi - nei settori dei bisogni sociosanitari - attraverso la partecipazione attiva delle comunità locali. L’intervento della Fondazione assume una funzione complementare e integrativa al lavoro svolto dai servizi formali impegnati a rispondere ai bisogni ed alle fragilità emergenti.
Il bando intende sostenere interventi sperimentali ed innovativi in grado di attivare risposte efficaci, efficienti ed eque e di incoraggiare dinamiche di co-produzione che migliorino le condizioni di salute dell’intera comunità. L’obiettivo principale è quello di favorire sperimentazioni fondate sulle strategie della salute comunitaria e del community building, secondo un orientamento per il quale i soggetti di una comunità si impegnano a operare congiuntamente nel processo di evoluzione della comunità stessa.
Verranno premiate le iniziative di sistema, sperimentali ed innovative, promosse nel territorio in cui opera la Fondazione (comprendente i Comuni già appartenenti alle province di Udine e Pordenone) nei seguenti ambiti:
- cura delle persone anziane non autosufficienti;
- Interventi innovativi a favore dello sviluppo di servizi di prossimità, con particolare attenzione alle persone anziane e fragili
- Progetti innovativi a sostegno di percorsi di vita indipendente e di autonomia abitativa
- interventi di piena inclusione a favore di persone con disabilità psico-fisica;
- interventi innovativi a sostegno della domiciliarità, anche attraverso sistemi di telemonitoraggio e teleassistenza.
- Interventi di rigenerazione urbana e sociale, anche attraverso l’individuazione e la riqualificazione di “luoghi di comunità”
- Interventi innovativi finalizzati a favorire l’integrazione sociale ed il reinserimento lavorativo di persone svantaggiate in condizione di forte marginalità.
- Interventi socio-educativi intergenerazionali atti a favorire la socializzazione e a contrastare gli effetti causati dalla solitudine e dall’isolamento sociale.
- Interventi atti a potenziare le nuove tecnologie ed a sviluppare competenze digitali per favorire la socializzazione e il sostegno delle persone maggiormente isolate.
- Interventi finalizzati a sostenere le capacità genitoriali e a supportare le famiglie e i minori in condizione di vulnerabilità
- Interventi socio-educativi indirizzati a bambini e adolescenti, finalizzati allo sviluppo di capacità relazionali per prevenire comportamenti a rischio
- Interventi per lo sviluppo di un welfare familiare innovativo per rispondere in maniera diversificata e personalizzata ai nuovi bisogni emergenti
I progetti, che possono essere presentati anche da cooperative sociali che operano nel settore socio sanitario, dovranno tendere a consolidare o realizzare nuove forme di alleanza pubblico/privato, arricchendo il sistema di programmazione territoriale con l’apporto dei diversi attori privati (associazioni, aziende, fondazioni, cooperative) attraendo nuove risorse o comunque ottimizzandone l’utilizzo attraverso la costruzione e il rafforzamento di relazioni sociali nella comunità.
L’adesione dei partner al progetto deve essere confermata attraverso un accordo sottoscritto tra le parti che definisca le modalità di adesione all’iniziativa e che abbia una durata che consenta almeno il pieno svolgimento delle attività progettuali.
Le proposte dovranno proporre modalità concrete di fronteggiare i bisogni sociosanitari emergenti attraverso interventi di integrazione dell’azione pubblica.
Gli interventi dovranno essere diretti a migliorare i processi di autonomia e di inclusione sociale, favorendo forme di auto-organizzazione e investendo su processi di auto-mutuoaiuto attuando modalità di co-programmazione, co-progettazione, co-attuazione.
È auspicata la ricerca di soluzioni che prevedano l’utilizzo delle nuove tecnologie, prevedendo la possibilità di acquisto, in via non esclusiva, di dotazioni ed attrezzature essenziali e/o l’adeguamento di parti strutturali funzionali al programma.
Il bando ha una dotazione di 600.000 € e non prevede un tetto massimo di contributo per singola domanda. Si evidenzia tuttavia che i progetti dovranno presentare un “significativo cofinanziamento” dei costi complessivi da parte del proponente.