FUTURA COOP SOCIALE

FUTURA COOP SOCIALE

FUTURA COOP SOCIALE

l manifesto per promuovere la raccolta fondi del panettone solidale e per celebrare il territorio: «Ha dato vita a moltissime realtà sociali, di volontariato, associazioni e gruppi di aiuto. Qui, più che in altri luoghi». Fino a oggi già richiesti 2200 panettoni, l’idea nata all’interno di un laboratorio inclusivo con il Panificio Bellotto. L’affissione in viale Madonna di Rosa fino al 20 dicembre.

Categorie: Dalle Cooperative

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«Uniti non abbiamo paura di nulla»: è scritto in grande, su un manifesto pubblicitario 6×3 m collocato lungo il viale Madonna di Rosa di San Vito al Tagliamento, a pochi passi dal santuario mariano. A dirlo sono Ilaria, Rocco, Catia, Manuele ed Enrico, con in mano il Burellone, il panettone solidale della cooperativa sociale Futura che ha lanciato la raccolta fondi a favore di persone con disabilità che con la pandemia vedono sempre più forte il rischio emarginazione.

«Nel manifesto – spiega Francesca Benvenuto, responsabile comunicazione della cooperativa – c’è Futura e c’è tutta San Vito al Tagliamento». L’obiettivo dell’iniziativa, infatti, è quello di ricordare che se Futura è nata a San Vito non è un caso: «Questo è un territorio speciale, – continua – ha dato vita a moltissime realtà sociali, di volontariato, associazioni e gruppi di aiuto. Qui, più che in altri luoghi. È un paese che ha la solidarietà nel sangue». L’idea della pubblicità è nata dopo il lancio della campagna per il panettone solidale: all’inizio il panettone era stato proposto solo alle imprese e sull’e-commerce dei regali solidali. Subito, però, è diventato molto popolare e alcune realtà del territorio, che già avevano contatti o progetti con la cooperativa, hanno iniziato a venderlo, mentre i primi articoli sulla stampa hanno attirato l’attenzione di molte persone e di nuove aziende.

«Spinti dall’entusiasmo abbiamo deciso di dare un segnale – spiega Ilaria Miniutti, responsabile commerciale di Futura – per spiegare che non l’abbiamo fatto da soli: questo panettone è il risultato di un territorio che non ha paura di darsi una mano». È nata così l’idea di un manifesto per raccontare chi sono i protagonisti del Burellone e il messaggio di solidarietà che rappresenta. Per realizzare l’immagine è stato organizzato un set fotografico a cui hanno partecipato diverse persone in rappresentanza di lavoratori, utenti e territorio. Con la scatola in mano, Ilaria Miniutti, la responsabile commerciale che ha scelto di lavorare per Futura dopo le esperienze in aziende profit del calibro di Matermacc e Kronospan; Catia, storica lavoratrice con disabilità della cooperativa, che tiene in mano il panettone e che, insieme a Rocco, conosciuto da tutta San Vito, ha partecipato al laboratorio inclusivo di pasticceria dove è nato il Burellone. E poi l’educatore professionale Manuele Boraso, che li ha seguiti in questo percorso, ed Enrico Bellotto che ha aperto le porte del proprio panificio coinvolgendo nella produzione alcune persone con disabilità. Le fotografie sono state realizzate da Gabriele Martin e il progetto grafico da Linda Battiston del reparto di grafica ed editoria di Futura Factory, il polo di lavoro inclusivo della cooperativa.

Nel testo c’è anche un’altra persona: le parole, infatti, sono di Alessandro Fabbro, responsabile di produzione e membro del cda scomparso nel 2019, che Futura ha trasformato nel proprio motto e rappresenta un modo per unire le tante anime della cooperativa. «Ci siamo noi, – spiega ancora Francesca Benvenuto che ha curato l’idea della campagna – la nostra storia, il territorio, le persone che aiutiamo, chi lavora, chi collabora, chi ha voglia semplicemente di dare una mano. E anche chi non ci conosce e che oggi può vederci nella nostra dimensione più vera: quella umana».

A oggi sono arrivate richieste per 2200 panettoni, tra privati e imprese, e sono distribuiti al dettaglio nei punti vendita di Futura, del Panificio Bellotto a San Vito e Ligugnana, al supermercato sanvitese Conad e nei negozi CRAI di Chions. «Per noi è una raccolta fondi importante, – spiega Gianluca Pavan, presidente della cooperativa – tutto il nostro settore è stato colpito duramente dalla pandemia e se già prima le risorse per le persone fragili erano poche, oggi i margini di manovra sono ancora più ridotti. Quello che più ci rattrista è non avere la libertà di aiutare sempre e comunque, e non solo in base alla disponibilità finanziaria». Nei giorni scorsi, inoltre, la cooperativa ha partecipato al Giving Tuesday, la Giornata Mondiale del Dono, in cui ha promosso e raccolto fondi per il progetto della Fabbrica solidale, ovvero Futura Factory che è stata inaugurata lo scorso 16 ottobre.

 

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