FUTURA COOP SOCIALE

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Futura verso l’immunizzazione da Covid-19

Categorie: Dalle Cooperative

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Futura si avvia verso l’immunizzazione di tutto il personale. Per l’inizio di febbraio dovrebbe essere eseguita anche la seconda dose del vaccino. Da dicembre un programma di tamponi rapidi per mettere al riparo ospiti e lavoratori. «Il vaccino è l’unica strada per compiere la nostra missione di inclusione».

 

Vaccini e tamponi: sono le due parole chiave con cui si è aperto il 2021 di Futura. L’obiettivo è raggiungere quanto prima la piena immunizzazione del personale e il massimo livello di sicurezza per tutte le persone con disabilità o svantaggio che ruotano intorno alle due sedi della cooperativa: 95 utenti a cui vanno aggiunte le rispettive famiglie e 17 lavoratori con svantaggio su un totale di 75 dipendenti. «Il vaccino contro il Covid – spiega Gianluca Pavan, presidente della cooperativa – è oggi l’unica strada per poter svolgere realmente la nostra missione. La paura costante del contagio, le continue interruzioni provocate da isolamenti e quarantene e il blocco di tutti i servizi all’esterno hanno di fatto interrotto i tanti progetti di inclusione e collaborazione con il territorio. Basti pensare che ci sono persone che per lunghi periodi non hanno potuto frequentare il nostro centro semi-residenziale e che ancora oggi devono restare a casa. Il vaccino significa, veramente, ritornare a respirare liberamente».

A partire dalla fine di dicembre è partito il piano vaccinale che ha coinvolto tutti i lavoratori impegnati nei centri residenziali e semi-residenziali, principalmente educatori professionali e operatori socio-sanitari sempre a stretto contatto con persone fragili e a rischio. La comunicazione dell’avvio del piano vaccinale è arrivata a tutti i dipendenti il 4 gennaio: «La battaglia con questo subdolo nemico è ancora lontana da vincere, – si legge nell’informativa inviata dal presidente Pavan – ma questa è sicuramente una bella notizia che ci permette di iniziare questo 2021 con un’azione concreta verso la normalità. Questa azione ci permetterà di immunizzarci da un virus potenzialmente dannoso (e qualcuno dei nostri colleghi lo può testimoniare), o addirittura assassino, e contemporaneamente mettere al riparo i nostri ospiti che potrebbero venire esposti a serie problematiche sanitarie». Entro la prima parte di febbraio dovrebbe essere completata la fase di immunizzazione con la somministrazione della seconda dose del vaccino.

Nel frattempo, per contenere al massimo il rischio contagio, Futura ha deciso di dare avvio a un programma di screening con tamponi rapidi per dipendenti e ospiti e da ripetersi con regolarità, due volte al mese fino a completa immunizzazione della cooperativa. I primi due cicli di test sono stati effettuati a metà dicembre e l’11 gennaio, al rientro dalla ferie di molti lavoratori. «Si tratta di un costo che la cooperativa ha deciso di sostenere – spiega Gianluca Pavan, nella comunicazione ai dipendenti – per mettere al riparo la sicurezza del personale e degli ospiti e che, come abbiamo avuto modo di vedere, può scongiurare tempestivamente l’insorgenza di pericolosi focolai». Sempre a garanzia degli ospiti del centro semi-residenziale e delle persone che a Futura intraprendono percorsi di inclusione sociale, è stato ribadita l’obbligatorietà dell’esecuzione del tampone rapido per entrare in servizio.

 

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