FUTURA COOP SOCIALE

FUTURA COOP SOCIALE

FUTURA COOP SOCIALE

Slancia e Futura: un polo formativo nella Factory

Categorie: Dalle Cooperative

Tags:

Slancia rinnova il suo impegno con la cooperativa Futura. Quasi tremila corsisti all’anno verranno a contatto con il Polo di Lavoro Inclusivo per persone con disabilità. Paolo Scodeller: «Condividiamo i valori della cooperazione e la volontà di rimarcare il primato della persona».

 

«Un percorso iniziato già da qualche anno e che ora si concretizza in un nuovo polo per la formazione»: descrive così, Paolo Scodeller, amministratore di Slancia, l’accordo stretto con Futura Onlus per l’utilizzo degli spazi della sede di Futura Factory, il polo di lavoro inclusivo di via Gemona 32 nella zona industriale Ponte Rosso a San Vito al Tagliamento, come centro di riferimento in cui svolgere la maggior parte delle proprie attività. A fargli eco Gianluca Pavan, presidente della cooperativa sociale sanvitese secondo cui «l’inclusione è la nostra missione, ma non pensiamola solo relegata alle persone fragili, perché tutti noi abbiamo bisogno di far parte un territorio fatto di legami e di relazioni».

La sinergia e la volontà di valorizzare il territorio, infatti, hanno orientato Slancia a scegliere la fabbrica solidale di Futura come il luogo principale di tutte le attività formative del catalogo sicurezza e delle attività di formazione trasversale. “Le due attività – spiega ancora Scodeller – condividono da sempre i valori della cooperazione e la volontà di mettere la persona al centro del proprio lavoro. Siamo felici di poter contribuire alla realizzazione del progetto di inclusione sociale e lavorativa di Futura dando il nostro

Nuovi spazi attrezzati. Alla base dell’accordo c’è l’utilizzo di spazi, interni ed esterni, presso la sede di Futura Factory. Slancia utilizzerà la sala formazione presente al primo piano della struttura: ampia e luminosa con capienza massima di 30 persone, completa della dotazione necessaria per le attività di formazione. Proprio in questo ambiente già da qualche tempo si tengono i corsi per le figure della sicurezza, per la gestione emergenze, per le attività abilitanti all’utilizzo di attrezzature di lavoro. A breve, sarà dotata anche di nuove attrezzature per la videoconferenza grazie a un contributo POR FESR 2020 relativo al programma di sostegno delle imprese e del territorio.

La sede è ideale anche per lo svolgimento di alcune attività pratiche: l’area esterna è funzionale, infatti, per le prove di prevenzione incendi e le attività di montaggio e smontaggio di scale e trabattelli e lavori in quota. «Ci sono anche altri progetti che ci piacerebbe poter realizzare in futuro: – continua Paolo Scodeller – uno di questi è la sistemazione dell’area verde adiacente allo spazio utilizzato per le prove di estinzione. Ci piacerebbe realizzare uno spazio attrezzato a uso degli utenti della struttura e per le varie iniziative della cooperativa». «Uno dei concetti che utilizziamo nei progetti per persone fragili – aggiunge Pavan – è la complementarità di risorse. Se io ho una cosa e tu ne hai un’altra, possiamo metterle insieme e il risultato sarà sempre qualcosa di più grande della semplice addizione. È proprio questo che stiamo facendo con Slancia: mettere insieme i nostri valori».

Non solo Slancia. Non si tratta di un semplice scambio commerciale: affittando gli spazi di Futura Factory, Slancia sostiene la struttura non solo dal punto di vista economico. Ogni anno Slancia forma quasi tremila addetti provenienti da diverse zone del triveneto. La presenza in Futura si traduce in un flusso giornaliero di persone che possono conoscere ed interessarsi alla realtà lavorativa di Futura: «L’inclusione sociale si realizza solamente con le persone: ospitare le attività di Slancia, per noi, è un’occasione per realizzare questo obiettivo» afferma Francesca Benvenuto, Responsabile della comunicazione di Futura.

Il legame con Futura risale a diversi anni fa ed è la testimonianza di come siano le persone a determinare gli eventi e non il semplice calcolo economico: «Per me – racconta Paolo Scodeller – è una relazione di lunga data: diversi anni fa ho contribuito all’inserimento di alcune persone con disabilità e ho partecipato alla realizzazione del primo sito e-commerce della cooperativa. L’aver coltivato questo legame ci ha portato oggi a costruire qualcosa di più strutturato e ambizioso».

Tag:

x