Doppia medaglia d'oro per La Delizia Viticoltori Friulani: la cantina di Casarsa ha infatti ricevuto la comunicazione ufficiale del primo posto per i suoi spumanti in due rinomati concorsi enologici internazionali. Al Berliner Wine Trophy, più grande concorso al mondo che si tiene nella capitale tedesca con oltre 14 mila vini registrati, la Ribolla Gialla Spumante Brut Naonis ha ricevuto la medaglia d'oro. Stesso risultato per il nuovo La Delizia Prosecco Doc Rosè Spumante Extra Dry, medaglia d'oro al Concours mondial de Bruxelles, tenutosi quest'anno a Valladolid in Spagna e che ha visto in gara oltre 1170 vini. "In un solo giorno - ha commentato il direttore de La Delizia Mirko Bellini - le nostre bollicine hanno ricevuto due medaglie d'oro: un doppio riconoscimento che ci dà grande soddisfazione perché ottenuto in concorsi mondiali sia con la Ribolla gialla, vitigno autoctono del Friuli Venezia Giulia che con il nuovo Prosecco Doc Rosè, al suo primo successo internazionale. L'azienda sta lavorando nella maniera corretta, grazie al grande impegno di tutti, dai soci ai dipendenti in produzione fino al settore commerciale".
C'è ora da lavorare per il futuro, anche a fronte di una situazione internazionale e climatica che pone diverse sfide. "La situazione per il comparto vinicolo del Friuli Venezia Giulia è pesante - aggiunge Bellini -: mancano materie prime congiuntamente a un aumento spropositato dei costi di produzione. Attenzione che però questo aumento dei costi non è dato tanto, in questa fase, dal conflitto in corso in Ucraina ma è una speculazione partita diversi mesi fa, già dalla primavera scorsa e che non si è mai fermata. Si creano così degli attriti tra cantine, fornitori e clienti del prodotto finale. Chi come noi, già nella fase post Covid-19, si è adattato avviando un processo di cambiamento aziendale orientato alla sostenibilità sicuramente in questa fase è un passo avanti agli altri che magari sono rimasti fermi e ora si trovano ad affrontare grossi problemi. I costi, a partire da quelli energetici, sono alti da sostenere e quindi, per non lasciare sole le aziende, ci vuole un intervento comune, nel quale potrebbe svolgere una parte fondamentale il PNNR. Fondi, quest'ultimi, che potrebbero essere una marcia in più per la nostra regione".
Intanto nel vigneto si attende l'arrivo della pioggia, dopo un inverno molto secco. "Vediamo cosa succederà - conclude il direttore -, sperando che dopo il ritorno della pioggia e i primi germogliamenti delle piante non ci siano delle ricadute di freddo. Speriamo sia un'annata positiva senza troppi problemi, perchè se mancasse anche l'uva si andrebbe ad appesantire una situazione già difficile per le nostre aziende".