Esistono strumenti legislativi che avvicinano le esigenze delle aziende e delle persone con fragilità rendendo possibili storie di inclusione e di successo come quella di Luigino.
"Lavoravo all’Ideal Standard" ci racconta Luigino, "dove per anni ho svolto diverse mansioni tra cui quella di imballaggio delle vasche idromassaggio. Poi ho avuto un incidente stradale che ha cambiato la mia vita, le cui conseguenze sto vivendo tuttora. I medici che ho incontrato e che mi hanno seguito, mi hanno guidato nell’iter di richiesta dell’invalidità civile che ho poi ottenuto. Subito ho iniziato a cercare lavoro: mi sono proposto a molte aziende, ma tutte mi chiedevano se avessi già esperienza nel loro settore, competenze che non avevo, così non mi prendevano. Questa situazione mi dispiaceva, perché io sono convinto che si possa imparare: non si può sapere tutto da subito, si entra e si impara un po’ alla volta facendo del nostro meglio".
Luigino è stato accompagnato nella ricerca di lavoro dal Collocamento mirato di Pordenone ed ha scelto di declinare anche alcune offerte perché si trattava di lavori impegnativi in cui sarebbe stato lasciato solo, finchè non ha incontrato la cooperativa Il Piccolo Principe e Arblu, un’azienda di Fontanafredda che si occupa di progettare e produrre arredi per il bagno e con la quale esiste da molti anni un rapporto di collaborazione.
Vogliamo mettere insieme esigenze produttive ed esigenze delle persone, anche di quelle più fragili
Arblu ha deciso di applicare la convenzione ex art.14 del D.Leg 276/2003 sul collocamento mirato obbligatorio delle persone con disabilità, che, in alternativa all’assunzione diretta, permette l’inserimento della persona svantaggiata in una cooperativa sociale alla quale vengono affidate delle commesse: "Abbiamo scelto questa strada perché ci permette di andare incontro alle esigenze delle persone, sapendo quanto stare bene al lavoro influenzi in meglio sia la vita stessa che il lavoro in sé" spiega Martina Manna, responsabile delle risorse umane di Arblu, la quale sottolinea che "il nostro stabilimento non è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici ed il Piccolo Principe, trovandosi in una zona più centrale e raggiungibile anche a piedi dalla stazione o in bicicletta, ha le capacità e disponibilità tecniche per poter svolgere una parte di produzione e possiede inoltre le competenze educative per accompagnare le persone con svantaggio nel loro processo di sviluppo e apprendimento sul lavoro. Abbiamo iniziato il percorso con due persone con disabilità sia fisica che psicologica, e dopo due anni di lavoro nei laboratori della Cooperativa in cui hanno avuto la possibilità di lavorare e di poter dare il meglio di sé, ci siamo resi conto che il livello realizzativo raggiunto era alto, così abbiamo deciso di inserirle direttamente in azienda a tempo indeterminato facendo sì che entrassero a far parte del nostro team, per il quale sono state un arricchimento.”
Il lavoro è autonomia e capacità di mettersi in gioco per dare ogni giorno il proprio meglio
Sulla medesima scia, da Marzo 2021, è iniziato il percorso di Luigino, che si occupa di tagliare le guarnizioni per le docce di Arblu, arrotolarle, inserirle in un sacchetto assieme ad un angolare e confezionare il tutto chiudendo con una termosaldatrice manuale. Il kit viene poi mandato allo stabilimento aziendale a Fontanafredda, dove entra nel ciclo produttivo. Recentemente Luigino ha visitato l’azienda assieme a Marco Fabretti che, con Tobia Anese, segue il servizio di integrazione lavorativa della Cooperativa. "Visitare la produzione mi ha colpito molto" ci dice Luigino, "sono rimasto meravigliato della dimensione degli spazi e ho potuto vedere come il mio lavoro si integri nel processo complessivo. Quando ho fatto il primo colloquio con Tobia ero molto in ansia: era da tempo che cercavo lavoro e a casa continuavano a chiedermi quando ne avrei trovato uno, per cui avevo paura che non sarebbe andata bene. Invece è stato il contrario, mi hanno preso e ho iniziato subito. Vado al lavoro in bicicletta, tranne quando piove e mi porta mio fratello, è un lavoro che mi piace e ogni giorno cerco di dare il mio meglio, anche se so che c’è sempre da migliorare"
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