giovedì 17 febbraio 2022 ore 20.30
Teatro Pileo - via Cesare Battisti 53 - Prata di Pordenone
Comune e Biblioteca Civica di Prata di Pordenone in collaborazione con Ortoteatro organizzano
Prata d’Autore
Mariapia Veladiano
presenta il suo libro
Adesso che sei qui
Guanda Edizioni
Modera la serata Lucia Roman
Mariapia Veladiano
«Una tra le più importanti scrittrici italiane di oggi» - Fulvio Panzeri, Avvenire
Vicentina, è nata a Vicenza. Laureata in filosofia e teologia, ha insegnato lettere ed è preside.
Collabora con «Il Regno», «La Repubblica», «Avvenire» e altre testate.
La vita accanto, pubblicato da Einaudi è il suo primo romanzo, vincitore del Premio Calvino 2010. Nel giugno del 2011 il romanzo è entrato a far parte della cinquina dei finalisti dello Strega classificandosi secondo. Nel 2012 ha pubblicato, sempre con Einaudi, il suo secondo romanzo Il tempo è un Dio breve, un romanzo potente e misterioso su una donna che viene lasciata dall'amatissimo marito.
Nel 2013 ha pubblicato il giallo per ragazzi Messaggi da lontano (Rizzoli), Ma come tu resisti, vita (Einaudi), raccolta di riflessioni sui sentimenti e le azioni e, nel 2014, Parole di scuola (Erickson), liberissimi pensieri sulla scuola. Tra le altre pubblicazioni: Una storia quasi perfetta (Guanda, 2016), Lei (Guanda, 2017) e Adesso che sei qui (Guanda, 2021).
Adesso che sei qui
Collana “Narratori Della Fenice”. Casa Editrice: Guanda.
«Veladiano è lirica, intensa. Qualcosa di estatico e ossessivo pulsa coraggiosamente nella sua prosa» - Leonetta Bentivoglio, la Repubblica
«A tutta prima, questo Adesso che sei qui di Mariapia Veladiano lo diresti un romanzo "dentro l'Alzheimer". E si va poi sempre più configurando come romanzo nel quale l'Alzheimer riveste un ruolo da coprotagonista insieme alla persona che lo sta vivendo e a chi ha deciso di assisterla. Ma la realtà è che Adesso che sei qui è il romanzo di una vita vissuta nonostante l'Alzheimer» - Ermanno Paccagnini, la Lettura
Incontriamo zia Camilla sulla piazza di un piccolo paese non lontano dal lago di Garda e dal corso dell'Adige. Per le borsette e i cappellini tutti la chiamano la Regina, e in effetti nel portamento assomiglia alla regina d'Inghilterra, con qualche stranezza in più. Qualcuno l'ha fatta sedere sulle pietre della fontana dove la raggiunge la nipote Andreina, e un pezzo di realtà di zia Camilla si ricompone. È l'esordio, così lo chiamano, di una malattia che si è manifestata a poco a poco, a giorni alterni, finché il mondo fuori l'ha vista e da quel momento è esistita per tutti, anche per lei. Zia Camilla è sempre vissuta in campagna tra fiori, galline e gli amati orologi, nella grande casa dove la nipote è cresciuta con lei e con zio Guidangelo. Ora Andreina, che è moglie e madre mentre la zia di figli non ne ha avuti, l'assiste affettuosamente e intanto racconta in prima persona il presente e il passato delle loro vite. Una narrazione viva ed energica, come zia Camilla è sempre stata e continua a essere. Intorno e insieme a loro, parenti, amiche, altre zie, donne venute da lontano che hanno un dono unico nel prendersi cura, tutte insieme per fronteggiare questo ospite ineludibile, il «signor Alzheimer», senza perdere mai l'allegria. Perché zia Camilla riesce a regalare a tutte loro la vita come dovrebbe essere, giorni felici, fatti di quel tempo presente che ormai nessuno ha più, e per questo ricchi di senso.
Ingresso gratuito.
|